La riflessione sullo spazio, un’ esigenza che Giuliana Ranghieri sembra aver sempre sentito, l’ impianto spaziale l’ ha portata all’ elaborazione di sempre nuove acrobatiche varianti in cui linee e colore assumono una visione concentrica circolare o meglio a spirale senza che una chiara, univoca direzione riesca a convogliare il fascio di linee di fuga verso un punto preciso…….al contrario gli oggetti si ribaltano indietro, quasi risucchiati verso le profondità illusorie della tela, e contemporaneamente si affacciano in avanti come per un’ ideale convessità della superficie. (Da una critica di Martina Corgnati)





The reflection on space, a requirement that Giuliana ranghieri seems to have always felt, the space system has brought to the elaboration of always new acrobical variants in which lines and colors take a circular or better spiral concentric vision Without a clear, unequivocal direction able to convey the bundle of lines of escape to a point preciso…….On the contrary, the objects are overturned backwards, almost sucked towards the illusory depths of the canvas, and at the same time they face forward as for an ideal convexity of the surface. (from a critique of Martina Corgnati)




















